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Il nuovo sistema di raccolta rifiuti nelle contrade

Ufficio stampa ASIA 03-12-2013 07:35 n.356, letto 1424 volte

Il nuovo sistema di raccolta rifiuti nelle contrade 

Il Presidente Lonardo dà precisazioni sulle dichiarazioni di Daniela Basile 

 

A volte può succedere che salire sui tetti, esporsi a intemperie o a digiuni, possa far perdere il contatto con la realtà o quantomeno ridurre la lucidità nei commenti.
Detto questo, riteniamo utile e necessario controbattere, dati alla mano, perché NOI siamo abituati a ragionare in concreto e non in astratto, ad alcune affermazioni della signora Basile sulla organizzazione del nuovo sistema di raccolta delle isole ecologiche mobili.
In premessa va detto che inizialmente in alcune contrade erano state istituiti 5 punti di raccolta, accogliendo le istanze dei comitati, in altrettanti siti afferenti a zone non servite dal servizio del porta a porta, scelta obbligata perché non vi erano uomini e mezzi sufficienti allo scopo.
Questo sistema non ha però dato i risultati sperati perché gli inzivados ne hanno fatto delle discariche a cielo aperto, addirittura rompendo, più volte, la recinzione per una maggiore comodità nello sverso abusivo.
Per contro recarsi in alcune zone sperdute servite dal porta a porta comportava un alto numero di incidenti e di rotture meccaniche per la angusta viabilità a volte fatta di antichi tratturi, mettendo a rischio anche l'incolumità del personale.
Tra l'altro, vi era l'obbligo di ottemperare comunque al calendario anche se si finiva per raccogliere solo una misera busta per la raccolta del multi- materiale in quanto nella maggior parte della realtà l'umido veniva conferito nel terreno o agli animali, il vetro conservato per gli usi casalinghi, carta e cartone andavano nel camino.
Abbiamo ritenuto a questo punto di fare un planning di spese e ricavi tenendo conto anche di voci importanti come usura mezzi, costo del personale, mezzi di consumo da cui è derivato che, senza alcuna spesa aggiuntiva per Azienda e contribuenti, l'investimento era interamente ammortizzato dalla ottimizzazione del servizio.
Tra l'altro, queste aree sono quelle più a rischio di sverso abusivo, dato il richiamo dei cassonetti posizionati in zone isolate, e per giunta vi era l'impossibilità di provvedere in tempi rapidi alla pulizia del sito rendendo impossibile l'uso di tali cassonetti alle lecite attività dei residenti.
L'uso delle tessere magnetiche, tra l'altro dal costo irrisorio, fa parte di una sperimentazione atta a raggiungere tre risultati: a) impedire a chi non è in regola con la TARSU ad usufruire del servizio pagato da altri concittadini b) prepararsi ad una futura tassa più equa ovvero pago in base alla percentuale di raccolta differenziata che produco c) migliorare la qualità della raccolta differenziata, grazie alla presenza del personale addetto che farà anche da "riciclazionario" atteso che lì la qualità è particolarmente ridotta rispetto ad altre zone.
Per rispondere ad altre accuse gratuite, stiamo lavorando al progetto da un anno e in questo lasso di tempo abbiamo contattato più volte i comitati di quartieri e anche dopo la presentazione ufficiale del progetto gli incontri proseguiranno in ogni singola contrada alla presenza degli utenti, dei comitati, del direttore dell'ASIA e del Sindaco al fine di verificare eventuali modifiche migliorative al progetto stesso sia perché la scelta migliore è sempre quella condivisa sia perché solo i cretini non cambiano convinzioni divenute sbagliate alla verifica dei fatti ( motivo per cui sono sicuro che la signora in questione, di cui apprezziamo l'onestà intellettuale, non avrà difficoltà ad ammettere eventuali cambi di opinione dopo le opportune verifiche).
Per di più questa nuova organizzazione produrrà un evidente risparmio della tassazione per la popolazione residente visto che è attualmente ancora in vigore il parametro della lontananza della propria abitazione dal cassonetto, un cassonetto che in precedenza era impraticabile perché stracolmo di rifiuti di ogni genere per lo più di provenienza extra comunale.
Non dimentichiamoci, inoltre, che la presenza del personale, l'installazione di telecamere, l'ausilio delle Guardie Ambientali Volontarie garantiranno in quelle zone un maggior controllo del territorio per la salvaguardia del loro ambiente di vita e anche della propria salute visto che non è infrequente l'abbandono illecito di manufatti con amianto.
Siamo talmente in errore in questa programmazione che la fiera internazionale dell'Ambiente, Ecomondo a Rimini, ci ha riservato, sua sponte, un intero stand per l'esposizione delle nostre isole mobili e che Legambiente, che non è l'ultima arrivata, mi ha invitato come relatore, per la settimana internazionale dell'ambiente, a Latina per esportare il nostro modello organizzativo, visto che siamo l'unico esempio nazionale del settore quale azienda pubblica con i bilanci in attivo e il 65% di raccolta differenziata in città capoluogo del CentroSud.
Ben vengano le critiche ma, vivaddio, che siano costruttive e frutto di una corretta disamina dei fatti in questione senza incorrere in masaniellate di bassa lega: per perorare il proprio credo non basta l'impegno, ci vuole anche saggezza e conoscenza.

Il Presidente
Lucio Lonardo

 

 

in pubblicazione dal 03-12-2013 al 03-12-2014